giovedì 23 dicembre 2010

Calma e gesso

Tanto per movimentare un po' questi giorni pre Natalizi ho pensato bene di cadere in allenamento, rompendomi lo spiroide del IV metacarpo. Vedere dove e come sono caduto, confrontandoli con i nostri normali terreni di allenamento, è paragonabile ad uno sciatore che cade prendendo lo skilift: il resto rimarrà nelle aneddotiche da serate attorno al camino. Come si dice in questi casi, poteva andare peggio.

La prognosi di routine è un mese di gesso con attività fisica preclusa: ma ora che sono passate le 48h comincerò cyclette, fisioterapia e ginnastica accesoria; fra una settimana farò i raggi di controllo e una visita specialistica con l'obiettivo di ridurre il peso del tutore. Non è mia abitudine vivere in modo passivo gli infortuni e conto di tornare all'attività molto prima del previsto.
"Non è il male della botta, ma purtroppo ho i lividi", cantava Ligabue. In questo caso, un livido bianco da un chilo e mezzo. Let it snow

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