martedì 25 agosto 2009

Unforgettable World Championship

La foto parla da sola: sono stati Mondiali indimenticabili, per l'Italia e per la storia dell'orienteering. Resteranno i Mondiali della prima medaglia Italiana (Misha Mamleev nella long distance) ed i Mondiali del fair play (con Francia, Norvegia e Cechia che si fermano durante la staffetta per soccorrere la Svezia infortunata gravemente); i mondiali con la nostra nazionale maschile più "vecchia" di sempre (Pagliari-Mamleev classe 1975, Seidenari-Tenani '79, Schgaguler-Seppi '80) affiancata da quella femminile molto giovane (27-26-20-quasi 18 anni per le nostre girls) ma non per questo è mancato l'affiatamento, probabilmente il migliore mai avuto nel gruppo.

Abbiamo lavorato tanto e abbiamo dato tutto: Miskolc e l'Ungheria ci hanno visto tante volte nell'ultimo anno (prima con Massimo Bianchi alla guida della Nazionale, poi con Jaroslav Kacmarcik come allenatore). Alcune cose sono davvero girate per il verso giusto, altre meno, con alcune finali solo sfiorate: anche le mie due gare sono tra queste, seppur con andamento diverso.

La prima metà gara della lunga distanza è stata ovattata: primo a partire alle 9.00, nessuno nel bosco, silenzio quasi surreale; tutto bene, ma un po' sotto ritmo; seconda parte più veloce anche per l'arrivo di Omeltchenko, ma anche più fallosa.
Il rammarico nella sprint è più grande: oltre che per i 5" di distacco dal tempo che valeva la finale, per le due incertezze negli ultimi due punti, quando lo sforzo massimale mi ha reso meno lucido dopo una serie di lanterne perfette e che mi avevano fatto recuperare posizioni importanti fino ad entrare nel lotto dei top 15; il percorso della finale mi si addiceva, mi sarebbe piaciuto confrontarmi nel "toboga" di punti previsto dalla tracciatrice nello Zoo, uniti alle scelte di percorso prima e dopo l'ingresso. That's the game.
Dopo il buon approccio con i terreni ungheresi dello scorso Novembre e la mia condizione in primavera era lecito aspettarsi di più da questi Campionati del Mondo: mi sono sentito in ripresa dopo i problemi di Giugno e Luglio, ma le gambe non sono arrivate a valere la finale e neanche un pizzico di fortuna (ad esempio batterie più omogenee nei valori ed una diversa griglia di partenza).
Forse non sono stato abbastanza audace per guadagnarmela: come diceva Mario Andretti (pilota di formula 1): "Se tutto è sotto controllo, stai andando troppo piano".

Trondheim ci aspetta. Così come ci aspetta tanto lavoro per salire ancora di livello. Please, insert coin.

Qualificazione LONG (classifica completa)
1- Thierry Gueorgiou FRA 58:01
2- Tero Föhr FIN 59:25
3- Ádám Kovács HUN 1:00:24
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15- Dmitry Tsvetkov RUS 1:04:32
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19- Alessio Tenani ITA 1:06:17

Qualificazione SPRINT (classifica completa)

1- Fabian Hertner SUI 14'34
2- Tomas Dlabaja CZE 14'51
3- Kiril Nikolov BUL 14'53
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15- Jonas Vytautaus Gvildis LTU 15'58
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17- Alessio Tenani ITA 16'03

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