lunedì 18 giugno 2012

My bloody Jukola


L'approccio alla Jukola è stato tribolato: alcuni problemi fisici in settimana ci hanno costretto ad un paio di cambi in squadra e io sono stato schierato in 7^ e ultima frazione; la distorsione alla caviglia rimediata durante l'allenamento della vigilia mi ha fatto rischiare di dover cambiare di nuovo i piani del team, ma con un buon bendaggio sono riuscito a gareggiare ugualmente.
La mia prima parte di gara è andata via liscia: ritmo regolare, precisione nei forkings e diligente nel 'traffico' dei tantissimi concorrenti di tutte le frazioni che correvano in quell'area.
Anche la parte centrale è stata tranquilla: la caviglia mi dava fastidio ma potevo correre bene senza troppi problemi. Ho guadagnato un paio di posizioni ed ho corso in gruppetto cercando sempre la precisione e l'autonomia in zona punto. Nella prima ora di gara tutto stava andando per il meglio.
Dopo il secondo punto TV ho forzato un po' il ritmo per rientrare sui concorrenti davanti ma abbiamo fatto un errore parallelo tra le tante nuove tracce nell'aperto grezzo, con la sbandata corretta prima che i minuti persi diventassero troppi. Sbagliare il punto più facile della gara: una distrazione stupida.
Speravo che i problemi fossero finiti, ma durante l'ultima tratta lunga purtroppo uno scontro con un ramo mi ha procurato un profondo taglio al braccio: il molto sangue che usciva mi ha fatto perdere lucidità e concentrazione. Ho corso per un po' tamponandomi la ferita -sotto shock- con scarsi risultati.
Una volta completata finalmente la tratta, anche grazie al soccorso di due atleti della 6^ frazione, è arrivato un 'treno' di molti concorrenti a cui mi sono accodato pensando a finire la gara il prima possibile. All'arrivo lo staff medico mi ha applicato i punti di sutura e credo che in qualche giorno il problema sarà risolto. L'ultima mezzora di gara non me la dimenticherò mai.
Nonostante questo problema abbiamo terminato con un onorevole 29° posto (su 1400 squadre): peccato perchè eravamo in linea per un posto nei primi 20 a pochi km dall'arrivo!
L'obiettivo dei prossimi giorni è recuperare in fretta, ripristinando la funzionalità della caviglia e curando la ferita al braccio per andare in Svizzera dove ci attende la Coppa del Mondo e qualche giorno di allenamento finalizzato ai Mondiali. Si può fare.
(sul rettilineo d'arrivo, per fortuna fotografato dal lato sinistro e non da quello "splatter")
Sotto: le carte di allenamento

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