venerdì 7 dicembre 2007

Come nasce una carta / How a map grows

Come nasce una carta da orienteering? Cosa si utilizza e che materiali servono? Quali sono i nuovi strumenti? Ecco, in breve, come funziona...
CARTOGRAFIA DI BASE
E' il punto di partenza da cui si comincia il lavoro: dalle carte tecniche regionali (C.T.R.) si sta passando sempre più al materiale digitale vettoriale, di comoda importazione direttamente nel programma di grafica. Spesso ci si trova di fronte a rilievi di base un po' datati, quindi l'utilizzo di ortofoto -meglio se georiferite- e fotorestituzioni diventa utile (talvolta fondamentale) per un prodotto di qualità. Nelle immagini: stralcio di una C.T.R., un file .DXF e una foto aerea.

RILIEVI SUL CAMPO
Una volta acquisito il materiale si passa al lavoro sul territorio: l'uso del G.P.S. per la cartografia da orienteering si sta diffondendo parecchio ed in alcune situazioni velocizza e semplifica molto il lavoro, oltre che renderlo di qualità superiore. Ci sono diversi strumenti utili ai rilievi (sia per la valutazione delle distanze sia per le quote altimetriche) ma ritengo che la peculiarità di un buon rilievo cartografico per l'orienteering sia nel "fattore umano": esperienza, capacità di generalizzazione, valutazione soggettiva, interpretazione funzionale alle competizioni. L'arte del cartografo sta in questo e gli strumenti possono aiutare, ma mai sostituire le doti del mappatore.
Personalmente ritengo che sia importante una "progressione qualitativa del rilievo", con più passate nella stessa area, partendo quindi da una base sempre più accurata e scendendo via via nel particolare, con diversi controlli incrociati in corso d'opera.
Nelle immagini: "progressione cartografica" a Triangia (SO) - scala 1:5.000, eq. 2,5
DISEGNO DIGITALE
Il completamento del lavoro avviene con la parte grafica al computer, in cui si disegnano digitalmente i rilievi realizzati, secondo le normative internazionali vigenti (ISOM per le carte CO, ISSOM per le mappe di gare sprint).
Con l'esperienza e l'uso quotidiano del programma di grafica specifico per l'orienteering, il cartografo tende a migliorare e velocizzare la realizzazione, creando contestualmente la successiva competenza per portare a termine il lavoro sino alla fase di stampa.
La cura del disegno risulta il valore aggiunto nella cartografia da orienteering, permettendo di creare un prodotto finito il più adatto possibile alle competizioni.
Nelle immagini (SONDRIO): 1) File vettoriale iniziale 2) Conversione preliminare 3) Rilievi sul campo 4) 1^ stesura - impostazione grossolana 5) Rifinitura e cura del disegno 6) Versione finale

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