sabato 23 aprile 2016

Course setter in national event: Coppa Italia long in Cansiglio

Come Gruppo Sportivo Forestale siamo stati impegnati nell'organizzazione tecnica della 2^ prova di Coppa Italia 2016, la long distance nel Bosco del Cansiglio, sulla mappa che avevamo realizzato negli ultimi tre anni, sfruttando i periodi fuori stagione (in particolare i mesi di Novembre) per rilevare ex novo la storica carta di Vallorch - Coldar e offrire così un nuovo impianto cartografico al Veneto.
Il mio ruolo, sia per nomina che per scelta, è stato quello del tracciatore: così nello scorso autunno ho fatto i primi sopralluoghi, deciso l'arena di arrivo e la partenza, che flusso avrebbero avuto i percorsi e uniformato la mappa, assieme al prezioso lavoro del controllore Carlo Pilat e sotto la supervisione di Denny Pagliari, vero jolly di questa organizzazione.

A fine Dicembre era già tutto pronto e controllato ma, come temevamo, la neve di fine inverno era il fattore XYZ da tenere in considerazione; il metro di coltre bianca caduta in Febbraio ci ha costretto non solo ad un lavoro aggiuntivo...ma a 3 lavori extra, in quanto abbiamo dovuto tenere monitorato lo scioglimento -tutt'altro che regolare e razionale- e di volta in volta creare una nuova serie di tracciati che tenesse conto della sicurezza, della qualità tecnica, di offrire una lunghezza almeno sufficiente e, ultimo ma non ultimo, delle zone dove con altissima probabilità non ci sarebbe stata neve il giorno della gara, ma che allo stesso tempo ci consentisse di andare in stampa il Martedì come da programma ottimale.
I miracoli non si fanno ma, a bocce ferme e a una settimana di distanza dall'evento, siamo contenti di avervi potuto offrire una gara adatta, sicura e, a detta di molti, davvero divertente e interessante in questa foresta da favola.

Penso che farebbe bene a tutti lavorare dietro le quinte per qualche evento di alto livello, per capire e toccare con mano la mole di lavoro che c'è da fare affinché tutto vada per il meglio e come la cura dei dettagli possa fare la differenza qualitativa. Grazie per tutti i feedback che mi avete mandato, di qualsiasi natura siano stati.  I complimenti ricevuti hanno compensato il lavoro (anche notturno) che abbiamo dovuto fare nell'ultimo periodo e, personalmente, mi porterò dentro la frase di due giovanissimi: "Grazie mille per il percorso, vorremmo che tracciassi sempre te le nostre gare".
Grazie a voi, che siete il futuro!
Prima di lasciarvi ai percorsi e alle immagini, un paio di considerazioni in base alla fascia di età:
- I tracciatori devono avere un occhio di riguardo per le categorie GIOVANILI; in particolare i piccolissimi devono trovare il percorso adatto alla loro età. Non troppo corto e banale (a volte corrono meno di 10') nè che li faccia tornare in lacrime.
- Nell' ELITE ben venga la nuova proposta di uniformare M e W a livello di lunghezza del tempo del vincitore..In questo caso siamo stati precursori, anche se per necessità :) Sorry WE per la salitona dopo il punto spettacolo, ma senza il cambio carta la parte grafica ha avuto il sopravvento!
..e un po' mi dispiace che gli M Elite non abbiano potuto fare la versione originale del mio percorso..Per una volta che non dovevo correre mi ero divertito con Ocad ;)  Chissà che già il prossimo anno non ci sia occasione di provare la parte alta, magari in una gara regionale.
- Penso che la divisione dei MASTER in categorie ogni 5 anni di età non abbia molto senso, a maggior ragione dato che il regolamento tecnico parla di percorsi che devono durare 50 minuti per i primi. Scendendo nel pratico, nella fascia tra i 40 e i 60 anni in Italia non c'è linearità. In primis dipende da chi gareggia e in quale categoria (la forbice tra i concorrenti è enorme, dagli ex elite ai neofiti) e in secondo luogo non c'è corrispondenza tra il livello dei concorrenti e la progressione anagrafica. Penso che sarebbe più sensato proporre 5 percorsi (difficile lungo, difficile corto, medio, facile lungo e facile corto) e ogni master potrebbe scegliere in base alla propria preparazione e livello tecnico. Almeno nelle gare di Coppa Italia.
Altrimenti, se volessimo rispettare alla lettera il regolamento, per far sì che i componenti del podio facciano 50' (ad esempio, nella M55 o M60), vorrebbe dire costringere metà dei concorrenti a stare in giro 1h30-2h...E' davvero quello che si vuole?
Come scelta tecnica, in alcune categorie master, abbiamo preferito mandare a casa qualche agonistone scontento perchè avrebbe voluto stare in bosco un po' di più, ma offire un percorso adatto alla maggioranza degli iscritti.
- Lavorare su tre scale (7.500, 10.000 e 15.000) è stata una grossa lavorata, ma così il tutto era adatto alle varie categorie. Grazie Denny e grazie Gabry Bettega...E grazie a Edo Tona che mi ha assecondato in ogni richiesta tecnica! :)
Sotto: alcuni tracciati
(a questo LINK tutti i files: la M Elite aveva il cambio carta al punto spettacolo)

Alla prossima!

3 commenti:

  1. Vedo che ti stai convertendo anche tu a "Coloriamo questo mondo grigio!" (autocit.)

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  2. Le categorie Master ogni 5 anni esistono e resistono in ogni federazione orientistica nazionale e i tracciati, a mio avviso, è giusto vengano tarati sui primi (viceversa dovremmo accorciare anche le maratone per permettere agli ultimi di non arrivare dopo 6 ore). Eventualmente potremmo proporre (come del resto avviene nella cat. assoluta) un paio di tracciati Master K (corti, ma tecnicamente validi) e Master B (stessa lunghezza ma più semplici), per chi non se la sente di affrontare i percorsi impegnativi. Nelle gare a più giorni viene infatti normalmente adottato questo sistema. Dirò di più. Nella KRV di quest’anno (gara a 4 tappe nel Nord della Finlandia) oltre alle categorie A corta e B, verranno allestite anche categorie Master lunghe, e cioè più lunghe di A, AK e B, ma molto più facili, espressamente dedicate a chi privilegia la corsa alla lettura della carta, cercando in questo modo di attirare podisti “analfabeti” all’Orienteering.

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  3. Non sono d'accordo, come non sono d'accordo sull'atteggiamento di molti master nei confronti dell'agonismo, delle premiazioni e delle categorie di contorno. Ma quella è un'altra storia.
    Quello di cui sono certo è che l'importante sia che i percorsi siano adatti e divertenti per la maggior parte dei concorrenti presenti. E, con il regolamento attuale, ciò non è possibile. Quindi da tracciatore ho cercato il miglior compromesso possibile.

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